Ci vuole elasticità per sopravvivere, quindi possiamo modificare anche i proverbi e “Pasqua con chi vuoi” diventa “Pasqua con chi puoi”. Ne soffrono la socialità e la mobilità, che sono tra le grandi vittime di questo periodo; ma il gusto no, non c’è motivo per punire anche quello, anzi. A cominciare dal gusto di aiutare. Per esempio con acquisti solidali, che aprono questa lista di consigli per fare Pasqua e Pasquetta senza impazzire ai fornelli. Anche se il tempo per cucinare c’è, un po’ di relax non fa male… Cracco prepara un menu di Pasqua il cui ricavato netto va al settore infanzia del Vidas, istituzione benemerita. WineLivery aiuta l’ENPA nella sua missione di proteggere tutti gli animali diversi dagli umani (ma in fondo fa bene anche a loro). Il CREA si adopera per collaborare con altre realtà nella ridistribuzione delle eccedenze alimentari. Cominciamo a vedere questi. Il menu di Cracco, ordinabile fino a venerdì 2, prevede torta pasqualina, riso gratinato alle fave e pepe nero con salsa di pecorino, agnello al vino bianco con piselli e menta e, come dessert, una monoporzione di samba alle ciliegie di Sant’Arcangelo di Romagna (dove, come è noto, si trova la tenuta agricola di Carlo e sua moglie Rosa) e cioccolato. 100 euro a persona. Volendo, si può aggiungere all’ordine la colomba fatta nella pasticceria in Galleria, sotto la guida del bravo Marco Pedron: 50 euro. Il menu viene recapitato solo il 4 aprile da Cosaporto, che offre gratuitamente il servizio. Si ordina su https://cosaporto.it/prodotto/box-di-pasqua-vidas-by-carlo-cracco-con-senza-colomba/ e si contribuisce così a sostenere l’hospice pediatrico di Vidas Casa Sollievo Bimbi: dare una mano è sempre utilissimo.

Andrea Antinori, invece, è la fondatrice di WineLivery, sito su cui ordinare vini e prodotti selezionati da far arrivare in tutta Italia. No, lei non è parente di “quegli” Antinori, ma il vino lo ama comunque. E ama gli animali, perciò ecco qua una bella partnership. Ordinate una bottiglia, un uovo di cioccolato, una colomba (su sito: https://winelivery.onelink.me/DiUT/49e3c161) e oltre a gustarli aiutate l’Ente Nazionale Protezione Animali.Coldiretti, Filiera Italia, Campagna Amica e CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) si uniscono per compiere una bella operazione, rilevare le eccedenze del settore agroalimentare e distribuirle a chi ne ha bisogno. Si parla di pacchi da 50 chili l’uno da mandare a 20mila famiglie italiane; ogni pacco conterrà “prodotti alimentari di qualità del nostro Made in Italy: pasta e riso, Parmigiano Reggiano e Grana Padano (par condicio, eh), biscotti, sughi, salsa di pomodoro, tonno sott’olio, dolci e colombe pasquali, stinchi, cotechini e prosciutti, carne, latte, panna da cucina, zucchero, olio extra vergine di oliva, legumi e formaggi fra caciotte e pecorino”. Si può aiutare anche il pianeta comprando un uovo di cioccolato: quelli di Treedom (treedom.net) permettono di piantare alberi in Ecuador e Tanzania. Infine, sarebbe bello, per chi sta a Milano e dintorni, dare una mano alla Rampina, ordinando il menu pasquale (rampina.it): lo storico ristorante di San Giuliano Milanese, in una sede che risale al ‘600, è stato danneggiato giorni fa da un brutto incendio, aggravato dal vento. Non ve ne pentirete: Luca e Lino Gagliardi preparano cose squisite. Consegne anche a Milano, prenotare entro venerdì 2.

Siamo stati buoni, adesso pensiamo a qualcosa di buono da mangiare e bere. A Milano si possono ordinare i menu di chef famosi, stellati e non. Claudio Sadler propone un menu completo ma anche singole portate, però per 2 o 4 porzioni, un’idea diversa per comporre il proprio percorso del gusto; Giancarlo Morelli (Pomiroeu) invece ha pensato a un menu apposta per i bambini; e ha eliminato capretto e agnello, ottima scelta. Sara Preceruti (ristorante Acquada) prepara torta pasqualina, tartare di tonno, tortelloni ripieni, riso al salto, brasato di agnello, uovo di Pasqua (descrizioni dettagliate su acquada.com), Daniel Canzian introduce i pansoti liguri (dettagli su Emporio Daniel Canzian), Andrea Provenzani (Il Liberty) non impone un menu ma un minimo di spesa, i fratelli Lebano (Terrazza Gallia) danno a 120 euro un bel menu per due persone che comprende, tra l’altro, il tipico casatiello napoletano, Spazio Niko Romito esalta la tradizione (fave e pecorino, pizza al formaggio, frittata ai carciofi…prenotare entro mercoledì 31), i Cerea (Da Vittorio di Bergamo) consegnano in tutta la Lombardia menu e bottiglie scelte. Viviana Varese vende solo la pastiera sul suo e-commerce: è soffice e personalizzata dall’uso del bergamotto, che dà un tocco amarognolo. E quelli preparati nelle cucine di locali come la Pobbia (tradizione milanese), Cristian Magri (lo chef è a Settimo ma consegna anche a Milano, è molto bravo e il suo menu ha un ottimo rapporto qualità/prezzo), Ristorante Olio di Origgio (bravo lo chef Andrea Marinelli), Gastronomia Stendhal (è un bistrot), Distreat, Osteria della Stazione (friulano). Ci sono i piatti pronti made in Emilia del fantastico laboratorio Spiga Emilia (349.1772020): paste ripiene, lasagne, torte di verdura, dolci, tutto senza glutine (per ricevere a Milano ordinare entro giovedì). E quelli vegani e saporitissimi di Sedanorapa (0331.1361548), che sta a Gallarate. Tra i grandi che consegnano a domicilio in altre zone d’Italia, ricordiamo nomi come Matteo Baronetto (Il Cambio di Torino), Max Mascia (San Domenico di Imola), Emanuele Scarello (Agli Amici di Godia, Udine). E per una Pasqua diversa ci sono, a Milano, le proposte etniche di qualità: per esempio quelle di Finger’s o di Gong, che hanno studiato menu per l’occasione. Da segnalare anche, sempre a Milano, il “Weekend di Pasqua” da Armani hotel: prenotando una suite, si pernotta nel bell’albergo e si gusta tranquillamente al ristorante il pranzo pasquale preparato dallo chef Francesco Mascheroni. Costoso, ma insomma è un surrogato di viaggio.

Infine si può optare per una Pasqua o una Pasquetta esotiche. Restando a Milano, diversi ristoranti di cucine diverse hanno studiato menu pasquali. Per esempio Finger’s, dove il bravo Roberto Okabe propone per sabato, domenica e lunedì un percorso con otto dei suoi deliziosi piatti nippo-creativi, tra sashimi, uramaki, involtini in pasta croccante…(65 euro, si ordina su fingersrestaurant.com). O Gong (gongmilano.it), con un menu di ispirazione cinese che comprende pesce, anatra, agnello, e un dessert molto “pasquale”, battezzato L’Uovo e la Rinascita (nella foto). Pasqua al sapore di India con il menu di Cittamani, della chef Ritu Dalmia: anche questo ha l’agnello, presente tra i classici indiani (qui sono costolette cotte a fuoco lento marinate nel tamarindo), cittamani.com per ordinare.