L’Enpa, Garibaldi
e 150 anni di storia

Il 1° aprile del 1871 nasceva un’idea importante: creare un organismo per difendere i diritti degli animali. Bella idea concepita da una bella mente, quella di Giuseppe Garibaldi. Padre della Patria, uomo d’azione e di pensiero. E appassionato cacciatore. Nell’animo umano, come è noto, convivono e sguazzano sentimenti e tendenze apparentemente inconciliabili, quindi non c’è da meravigliarsi che l’Eroe dei Due Mondi fosse anche diviso tra due visioni del mondo, e che sia oggi conteso da due mondi, quello dei cacciatori e quello degli animalisti, ognuno dei quali vuole appuntarselo sul bavero. Senza voler rubare agli storici il loro difficile lavoro, rubacchiamo qua e là un po’ di informazioni e cerchiamo di ricostruire sommariamente. Garibaldi aveva fatto l’Italia ormai da dieci anni, si può capire che si annoiava, a Caprera. E per distrarsi si dedicava a uno dei suoi passatempo preferiti, appunto la caccia; cinghiali e uccelli, raccontano le cronache, cadevano a decine durante le sue battute. Nel frattempo, però, Anna Winter, contessa di Southerland, italianista e membro della RSPCA (Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals), gli si era rivolta perché, durante il suo soggiorno in Italia, si era scandalizzata per il modo in cui in quella giovane e scostumata nazione si maltrattavano asini e cavalli. Benché colonialista e assertore della divisione dell’umanità in caste sociali, il mondo britannico ha sempre avuto un atteggiamento più rispettoso verso le altre razze animali, la RSPCA esisteva già da una cinquantina d’anni (dal 1824). Anche se le volpi avrebbero avuto qualcosa da ridire, fino a qualche anno fa. Il Giuseppone nazionale non perde tempo, prende carta e penna e scrive a Timoteo Riboli, suo medico personale e caro amico, cui chiede di prendere tutti i provvedimenti necessari per preparare la costituzione legale di una “Società Protettrice degli Animali contro i mali maltrattamenti che subiscono dai guardiani e dai conducenti”. La lettera porta la data del 1° aprile 1871, non un pesce d’aprile, anzi, (anche) i pesci ringraziano. La società viene fondata lo stesso anno a Torino da Garibaldi, Riboli e la Winter, nominata presidentessa. Nel 1938 cambierà nome e infine diventerà Ente Nazionale Protezione Animali. Il legame con il cibo, protagonista di questo blog, è evidente: siamo a Pasqua e in tutto il mondo cristiano capretti e agnellini belano disperati ma finiranno arrosto. Tempo di smetterla.