Il vino, prima di tutto

Avvinamenti, organizzatori

Il vino al centro, come prima opzione. Avvinamenti, dal 9 al 13 febbraio a Milano, propone questo. Un nuovo modo di concepire la sequenza al ristorante, partendo dalle bevande anziché dalle vivande.
La prima mossa degli organizzatori è stata quindi scegliere i vini, le bottiglie più amate, i migliori produttori. Un panorama di piacere liquido che si pregusta, un orizzonte di profumi e sapori complessi, che raccontano storie di territori, di natura e di uomini.
Compilata la lista, hanno chiesto allo chef Davide Turetta di immaginare piatti adatti ad esaltare il valore e le sfumature di gusto dei vini. Un’impostazione originale, che rende onore al vino come elemento della tavola e invita a considerarlo protagonista. Un modo per sottolineare il patrimonio immenso rappresentato dal vino. Di valori, tradizione e innovazione, fatica e sapienza che vignaioli e vinificatori immettono nel loro lavoro. E un modo per dare visibilità al portfolio di ottime cantine che i soci promotori hanno costruito. Una bottiglia è un mondo, intorno al quale si possono creare abbinamenti (anzi, Avvinamenti) gastronomici adeguati.
La manifestazione è alla sua prima edizione, è stata ideata da Daniele Sottile (esperto di vino e autore del libro Avvinamenti) assieme a Luca Carraro e Sergio Ronchi e si svolge in via Tortona 31, dove per l’occasione il ristorante Phyd effettuerà aperture serali per ospitare quattro cene ideate attorno ai vini dall’eclettico chef. Tra i suoi piatti che sfileranno: riso Carnaroli con zucchine, limone di Sicilia e guazzetto bianco di calamari (per accompagnare lo Zibibbo secco Jasmin di Firriato).
In queste cene, e in occasione dei due brunch e del cocktail dinner inaugurale, i clienti degusteranno etichette scelte fra quelle di trentatrè cantine. Sono in programma dodici masterclass dedicate a grandi produttori italiani (ma anche a uno champagne e ad alcuni vermouth e liquori artigianali). Domenica 12 banco d’assaggio aperto al pubblico. Alle pareti, opere d’arte di Frank De Nota, appartenenti al ciclo “Underground” e ispirate a New York, dove vive l’artista. Sul sito avvinamenti.it tutti i dettagli.