A 120 anni suonati
la nonna rossa va online

Ha sessantatrè anni, o sessantaquattro, o sessantacinque, secondo i punti di vista (sessantasei, dicono ufficialmente), ma per essere precisi ne ha centoventi. Diamo ai numeri con la guida Michelin, la cui edizione italiana 2021 viene presentata oggi. Per la prima volta online. Un’occhiata alla storia ci dice che i fratelli Edouard e André Michelin, imprenditori e gourmet, l’hanno inventata e pubblicata per la prima volta nel 1900 (dunque 120 anni fa), a dieci anni dalla fondazione della loro fabbrica di penumatici e due anni dopo la nascita del simpatico omino. Era poco più di un quadernetto (nella foto la Guida del 1920, un secolo fa), un vademecum da regalare a chi comprava le gomme, un ristretto ma promettente pubblico di utenti: sembra che all’epoca gli automobilisti fossero circa tremila in tutta la Francia. L’idea però era piaciuta subito, c’erano istruzioni per la manutenzione dell’automobile, il cambio delle gomme (eh, certo), indicazioni utili su dove trovare officine, distributori di benzina, ospedali; e poi dritte per il viaggio, consigli su dove andare a dormire e a mangiare. Soprattutto era risultata vincente l’idea di segnalare alberghi, ristoranti e bistrot dove l’accoglienza e il cibo fossero meritevoli. In breve: un successo crescente, e il decollo anche in altri Paesi. In Italia arriva nel 1956 (64 anni fa, e questa sarebbe la 65° edizione), ma quel debutto aveva un titolo tra il manzoniano e il deamicisiano, “Dalle Alpi a Siena”, e quindi un contenuto limitato a metà stivale. Nel 1957 invece appare la prima versione che abbraccia tutta la penisola: così saremmo a 63 anni e 64 edizioni. Comunque sia, molti anni e molte stelle dopo (nel 1959 furono 81 i ristoranti italiani che ricevettero la prima) eccoci a una svolta imprevedibile, la presentazione a distanza, che azzera i rischi di pandemia ma anche l’emozione della cerimonia. Che, fra parentesi, quest’anno avrebbe potuto svolgersi a Milano, dopo che la direzione aveva preso in considerazione altre due città, ma questa è dietrologia. Oggi dalle 11.30 gli annunci, in base a scelte particolarmente difficili in quest’anno che ha sconvolto tutto, e in particolare nel mondo della ristorazione. Complicato anche il lavoro degli ispettori, tra chiusure e restrizioni per i ristoranti e gli hotel. Generalmente parlando, chi aveva le stelle e non ha cambiato luogo le manterrà. E nonostante tutto ci saranno anche nuove assegnazioni. Oltre a una menzione particolare per chef e ristoranti che rispettano il criterio della sostenibilità, vere proprie stelle verdi. Tutto da scoprire nei resoconti che, sicuramente, fioccheranno online al termine della presentazione. Raccontami una tavola tornerà sull’argomento nei prossimi giorni, con qualche intervista