How do you say
‘pizza’ in italian?

Eh, la pizza. Non finisce mai di stupirci, con la bontà e con gli inesauribili racconti della sua vita, vera o presunta: la fantasia non le manca, non per niente è nata a Napoli. Su quest’ultimo punto, che a noi sembra inconfutabile, in realtà gran parte del mondo potrebbe non essere d’accordo. Non stiamo parlando di studi che esplorano Paesi ed ere remoti, la pita, le mensae di Virgilio, cose dotte. Parliamo di una storia avvincente nata qualche decennio fa, quando è stato originato negli Stati Uniti il mito della pizza. Made in Usa. Viaggiando può capitare di sentirsi rivolgere la domanda del titolo: molti americani, e non solo, sono convinti che la pizza sia nata lì. Ed è un fatto certo che la fortuna della pizza nel mondo è stata creata da alcune catene a stelle e strisce: tra i pionieri Pizza Hut e, prima ancora, Domino’s Pizza. La cui storia comincia nel Michigan nel Dopoguerra con DomiNick’s pizza, nella cittadina di Ypsilanti, locale in cui un immigrato prepara e vende pizze, semplici ma gustose.

 

Nel 1960 Tom e James Monaghan comprano quel negozietto che fa affari d’oro, poco dopo James si defila (cede le quote, pare, in cambio di un Maggiolino Volkswagen) e Tom lo ribattezza Domino’s Pizza, mettendo nel logo una tessera del domino. L’idea geniale è far portare le pizze a casa dei clienti, gratis. Vantandosi di farle arrivare calde, in 30 minuti dall’ordine e inventando il servizio tracker, per tracciare il percorso della propria pizza verso casa. Da lì in poi è un crescendo, e presto si parla di giri d’affari da capogiro, centinaia, poi migliaia di punti vendita nel mondo: adesso sono 17mila. Intanto, dopo quasi 40 anni Tom Moneghan cede a Bain Capital l’azienda, che dal 2004 è quotata a Wall Street. E’ in 90 Paesi, vende 3 milioni di pizze al giorno e fattura oltre 14 miliardi di dollari.

Nel 2015 sbarca in Italia, cominciando da Milano. Buoni ingredienti, consegna rapida e in buone condizioni del prodotto, ed ecco che decolla anche qui la pizza “americana”, che ha la sua schiera di estimatori. Adesso Domino’s lancia le pizze regionali, e chi li tiene più. L’amministratore delegato ha fatto una presentazione online citando zucca e gorgonzola, fiordilatte campano e radicchio di Treviso, speck e pancetta. Prodotti Dop e Igp di diverse zone dell’Italia gastronomica, che compongono pizze dal sapore legato al territorio: Mantovana, Dolomitica, Emiliana…. Le ricette sono state elaborate dallo chef Marco Valletta. Attualmente Domino’s Pizza è presente con punti vendita (e consegne a domicilio) a Milano, Bergamo, Monza, Torino, Piacenza, Modena, Bologna, Trieste. A breve è prevista l’apertura a Gallarate, Parma, Vicenza e anche a Roma.