Finger’s, ordini cibo
e arriva a casa l’arte

Farsi portare a domicilio un pasto del Finger’s è una bella scelta. Il cibo preparato da Roberto Okabe è sempre entusiasmante, che si tratti di “semplici” sashimi o sushi (ma semplici non sono, perché lui ci mette un tocco personale) o di zuppe, tempura, gunkan. La scelta è ampia e la qualità garantita. Anche per vegetariani e vegani, perché esistono piatti adatti a loro. Fino a domenica, la gente andava gioiosamente a pranzo nel bel ristorante dello chef nippo-brasiliano (ma ormai bisogna aggiungere anche italiano, visto che è qui da molti anni), originale e spazioso negli interni e fantastico fuori, con ampia veranda e giardino. Anche dentro ci sono tavoli accanto alle vetrate, in cui sembra di stare a contatto con gli alberi. Da oggi ha dovuto chiudere di nuovo, ma per fortuna asporto e delivery restano attivi, solo di sera. Quello che va segnalato, oltre a tutto il bene possibile che si può dire del cibo, è la meraviglia delle confezioni.

Il delizioso contenuto, recapitato a casa, è racchiuso in confezioni che sono già stupende da sole: sacchetti e scatole sono infatti decorati con riproduzioni di bellissimi, eterei quadri di sapore orientale. E la spiegazione è altrettanto bella. Sono dipinti di Mario Shoyama, marito di Laura, sorella di Minoru Okabe, cioè il padre di Roberto. Mario, nato in Giappone, è emigrato in Brasile giovanissimo e ha allevato nel gusto dell’estetica e dell’immagine i suoi figli, influenzando anche i nipoti, tra cui Roberto; e tutti loro, in Brasile, sono diventati pubblicitari.   <Quel pacco sulla barchetta simboleggia un po’ il delivery…>, scherza Okabe, anche lui artista a suo modo: nella cucina, nel senso estetico, nell’anima. La poesia e la delicatezza dei quadri di zio Mario (che adesso ha 93 anni) sono assolute, le foto parlano da sole. Quindi, ordinando un delivery si riceve a casa bontà e arte. Non si può chiedere di più.