Norbert Niederkofler torna a Milano. Per una sera (domani), ma non solo. Il ristorante Horto, che porta la sua firma sul progetto gastronomico, ha aperto a settembre in cima a The Medelan, centro di shopping e di servizi nato dalla ristrutturazione, lunga e complessa, di un palazzo storico nel centro della città, in piazza Cordusio. E adesso ospita, periodicamente, cene preparate a quattro mani dallo chef residente, Alberto Toè, e da Niederkofler. Quella di domani 28 febbraio, la seconda della serie, è particolarmente importante, perché vede ai fornelli milanesi il maestro proprio nel momento in cui si discute della prolungata chiusura (causa totale ristrutturazione) dell’hotel Rosa Alpina, che ha ospitato finora il suo ristorante a tre stelle St. Hubertus. Mentre annuncia il temporaneo trasferimento dell’attività a Brunico, bella località mezz’ora più a nord di San Cassiano, ecco lo chef che cucina la montagna presentarsi al pubblico di Milano, con un menu memorabile. Salmerino e panna bruciata con l’aperitivo. Horto invernale e salsa di caviale è il primo signature dish, all’antipasto; che prosegue con millefoglie di patate, salsa tartufo, terra di funghi. Ancora due piatti iconici: ditalino in estratto di selvaggina e trota alla mugnaia. Quindi, costata di Varzese con foglie alla griglia e salsa barbecue di montagna. Chiude un sorbetto al cioccolato con pera speziata e salsa brûlé. Il maître Ilario Perrot cura la selezione dei vini in abbinamento. Un’occasione unica per provare pietanze cucinate direttamente dalle mani sapienti dello chef, assieme all’ottimo Toè. Il prossimo appuntamento con la cucina di Niederkofler (che ha anche una stella green per via dell’attenzione assoluta alla sostenibilità nella sua cucina, basata su ingredienti del territorio alpino) è a maggio, ne seguiranno altri fino a dicembre. E intanto si potrà andare a fargli visita al St. Hubertus (fino al 23 marzo) o all’ AlpiNN di Plan de Corones, oltre a seguire i suoi tanti progetti portati avanti con Mo-Food e con Care’s.